I mercati galleggianti, detti talad Nam o saduak, sono una delle pi├╣ originali espressioni del rapporto dei thailandesi con lΓÇÖacqua e, con lΓÇÖavvento dei turismo, si sono rivelate una delle mete pi├╣ amate dai visitatori.
Ma se i mercati dei canali di Bangkok si sono trasformati, con il tempo, in banali mercatini per turisti, con pochi venditori, prezzi ingigantiti e merce dozzinale, il Damnoen Saduak ha mantenuto il fascino di un tempo.
Questo mercato si svolge a circa 100 km dalla capitale, in direzione sud-ovest, a circa un’ora e mezza di viaggio in auto o in pullman, ed è proprio con questi mezzi che, da metà mattina in poi, arrivano i numerosissimi visitatori stranieri.
Nonostante ci├▓ il Damnoen Saduak offre ancora uno spettacolo straordinario, fatto di piroghe cariche di merce di ogni genere, dagli alimentari allΓÇÖartigianato, di imbarcazioni precarie che si spostano dolcemente lungo i canali e, con una delicatezza che appare quasi impossibile, realizzano un gioco di incastri stupefacente.
Chi lo desidera pu├▓ inoltre assaporare i pi├╣ gustosi piatti tipici della tradizione thailandese serviti, con gesti di unΓÇÖeleganza e una delicatezza estreme, dalle pittoresche cucine galleggianti, specie di piroghe-ristorante sulle quali le donne preparano le vivande e dalle quali le servono ai clienti che transitano con le proprie imbarcazioni.
Al Damnoen Saduak è ancora possibile assistere al più antico metodo adottato dall’uomo per procurarsi ciò di cui ha bisogno: il baratto. Anche questo è uno degli aspetti tipici del mercato galleggiante, una di quelle caratteristiche che l’avvento del turismo, e quindi del denaro, sta modificando anche troppo in fretta, ma la speranza di tutti, viaggiatori compresi, e che l’occidentalizzazione della Thailandia non avvenga così in fretta.
Per ora, comunque, il Damnoen Saduak è ancora lì, con le sue bancarelle precarie, i venditori con in testa il tipico cappello per ripararsi dal sole, le cucine galleggianti e il sapore di un mondo magico e affascinante.